Grazie all’attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonche’ della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell’adesione all’UE della Bulgaria e Romania, abilitarsi a certe professioni è molto più facile.
Prendendo come esempio un laureato in giurisprudenza in Italia che trova mille difficoltà per l’abilitazione alla professione di avvocato, la Romania è una manna dal cielo per risparmiare tanti anni di fatiche.
Dopo aver richiesto e ottenuto l’equipollenza del titolo di laurea italiano in Romania si deve effettuare, sempre in Romania, la pratica forense con uno stage presso un avvocato accreditato e poi sostenere l’esame di abilitazione alla professione di avvocato.
Dopo aver ottenuto l’abilitazione in Romania, con il titolo di “avocat definitiv”, si può fare richiesta al Ministero della Giustizia italiano per il riconoscimento immediato del titolo di avvocato in Romania e l’iscrizione all’albo degli avvocati stabiliti italiani, previa prova attitudinale, altrimenti si può chiedere l’iscrizione alla sezione speciale dell’Albo degli avvocati.